il (non) backup

In questo articolo vi vorrei parlare di “un backup“.
Sono sicuto che tutti abbiamo dei dati importanti nei nostri computer (e/o dispositivi), o quantomeno dati che noi riteniamo importanti.
Sono sicuro che, nonostante riteniamo importanti i dati nei nostri dispositivi, ci sarà qualcuno che non ne ha una copia da qualche parte.

C’è un detto in informatica:
Gli utenti di computer si dividono in due grandi categorie: quelli che hanno perso dei dati e quelli che li perderanno.

Ve lo anticipo subito: io sono (stato) un utente della prima categoria, e spero tanto di non essere nella seconda categoria!!

una precisazione

Faccio una piccola distinzione: il backup, in informatica, è definito così:

il processo atto a ottenere ridondanza delle informazioni ovvero una o più copie di riserva dei dati, da utilizzare in caso di eventi malevoli accidentali o intenzionali. Si tratta dunque di un procedimento di sicurezza delle informazioni, in particolare di disaster recovery.
fonte: WIKIPEDIA

lo sono un utente gnu/linux, e ho a disposizione veramente tanti software che possono svolgere in modo automatico o semi automatico le operazioni legate ad un backup, ne ho parlato in una serata al Linux User Group Vicenza qualche tempo fà, di cui esiste anche un video, ma oggi vorrei segnalarvi un’operazione (e un software che la svolge) che non è propriamente un “backup”, ma ci assomiglia un pò.

la sincronizzazione

La sincronizzazione delle cartelle è un’operazione che fa questi passaggi:

  • confronta una sorgente con una destinazione
  • identifica le differenze tra sorgente e destinazione
  • applica le modifiche necessarie per rendere la destinazione identica alla sorgente, niente di più.

E’ un’operazione tutto sommato semplice ma piuttosto delicata.

Non è impossibile, infatti, eseguire un’operazione di sincronizzazione di cartelle nel verso errato! Operazione, questa, che vi costerebbe tutti i preziosi dati che volevate mettere al sicuro con la sincronizzazione stessa.
La convenienza di eseguire una copia di sicurezza in questo modo è abbastanza evidente, a mio parere.

il mio caso

lavoro normalmente con un computer fisso, in ufficio, all’interno del quale è installato un hard disk dedicato esclusivamente ai dati di lavoro.
li dentro c’è tutto il mio lavoro (e non solo!).

a volte mi capita di spostarmi con un notebook per fare alcuni lavori in ufficio da altri colleghi, oppure mi capita di portarmi a casa qualche pratica o qualche lavoro da completare in nottata (!).

In questi casi ho la necessità di avere un hard disk portatile (il classico disco esterno usb, per indenderci) con una replica completa e aggiornata del contenuto del mio hard disk dell’ufficio.

Tecnicamente, questa copia, è proprio una “copia di sicurezza”, nella quale però posso lavorare come se fossi in ufficio e che poi posso utilizzare per “aggiornare” proprio l’hard disk dell’ufficio.

Sembra macchinoso ma ci sono software specifici che possono svolgere questa operazione con precisione ed efficienza.

Il software di cui parlo si chiama FreeFileSync: è un software multipiattaforma, opensource e decisamente “semplice” da usare.
qui la pagina internet: https://freefilesync.org/

la schermata principale del software

Sul sito esistono tutorial, manuali e video guide.

La procedura è molto semplice: si sceglie la cartella di origine (sinistra) e quella di destinazione (destra). Il software, premuto il pulsante comparazione, eseguirà un confronto origine > destinazione e, rilevate le differenze apporterà le modifiche necessarie alla cartella destinazione per farla coincidere con la cartella origine.
Sono estremamente interessanti :

  • la possibilità di eseguire sincronie su una serie di cartelle (più origini > più destinazioni);
  • la possibilità di eseguire il confronto tra cartelle nel “cloud” (google drive, ad esempio);
  • filtrare il confronti escludendo alcuni tipi di file (esempio *.bak, *.tmp, ecc…) o cartelle (il cestino);
  • salvare configurazioni utilizzate spesso (sincronia da e per hard disk o destinazioni specifiche).

Segnalo anche la possibilità di utilizzare il software in maniera “RealTimeSync” che permette di avviare il software come un servizio che funziona in background, permettendovi una costante sincronizzazione di cartelle.

Una cosa a cui stare attenti, molto attenti, è il pulsante “inverti i lati.

in rosso il pulsante “inverti dati”

Dovete prestarci attenzione perché quel pulsante vi permette di invertire la posizione di “destinazione” e di “sorgente”.

In questo modo vi permette di rendere “destinazione” la cartella che prima era “sorgente” e viceversa.

Naturalmente se state sincronizzando la cartella nella quale avete lavorato fino ad un’attimo prima, con la cartella che invece NON contiene i dati aggiornati, e invertite destinazione con sorgente prima di avviare una sincronizzazione, vi troverete ad aver perso il lavoro che volevate mettere al sicuro.
quindi…

ATTENZIONE!

a me è capitato… ma sono un po paranoico e ho più di una “cartella sincronizzata” di sicurezza…In caso estremo, di perdita di dati, e di assenza di ulteriore copia di sicurezza, non vi resta altro che utilizzare uno strumento come Recuperabit, del dott. Andrea Lazzarotto, un mio amico, un GRANDE programmatore ed esperto di informatica.

Recuperabit è un potentissimo software per il recupero di dati dalle partizioni NTFS (quelle di windows) danneggiate. Lo strumento è semplice da usare quanto potente. Ma vi rimando alle pagine di Andrea e al video della serata di presentazione che ha tenuto al Linux User Group Vicenza (LugVI per gli amici).

Grazie di aver resistito fino a qui!


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